Aiuto compiti: alternative a leggere e ripetere

Ottimizzare le ore di studio e trovarsi il più preparati possibile agli esami è lo scopo della maggior parte degli studenti e delle studentesse. 

Eppure le statistiche dimostrano che il metodo di studio utilizzato maggiormente, pensato come il più efficiente spesso non si dimostra quello più efficace. Ovvero leggere e ripetere, il metodo induttivo appreso a scuola. Partiamo dalle informazioni generali e, a cascata, ampliamo le nostre conoscenze.

I libri dai quali apprendiamo sono strutturati nello stesso modo: solitamente un titolo, seguito da un’introduzione e capitoli e paragrafi. Uno schema piramidale che porta e incoraggia a studiare seguendo lo stesso schema. Siamo abituati a leggere e sottolineare, per poi ripetere senza rielaborare. Metodo che comporta una grande perdita di tempo e spesso pochi risultati. In questo ci viene in aiuto la mappa mentale, una delle possibili alternative al leggere e ripetere tradizionale.

La mappa mentale

La mappa mentale è stata inventata da Tony Buzan in Use Your Head della BBC nel 1974. Buzan propose un nuovo metodo da utilizzare per prendere appunti, fare brainstorming e studiare, promettendo che avrebbe cambiato radicalmente il rapporto con lo studio e con il tempo sprecato nel cercare di ricordare i testi semplicemente leggendo e ripetendo. Ma cosa rende questa tecnica così speciale e perché le mappe mentali sono così vantaggiose rispetto al buon vecchio leggere e ripetere.

La mappa mentale permette di apprendere in modo deduttivo, ovvero per associazioni, collegando poi in un successivo momento le informazioni in tuo possesso e strutturando un discorso di senso.

Il metodo deduttivo aiuta a ricordare nel lungo periodo, perché consente al cervello di lavorare per associazioni e deduzioni avviando una ripetizione attiva non più passiva, dove lo scopo diventa comprendere e non ricordare.  

Come comporre una mappa mentale

Anche il modo di comporre una mappa mentale è piuttosto semplice, di nuovo si procede con il metodo deduttivo, ovvero partendo dal particolare (concetto chiave) per poi andare ad ampliare l’argomento tracciando varie ramificazioni, creando così una rete di concetti che corrispondono ai vari livelli di dettaglio

  • Concetto chiave: si parte dal concetto chiave, posizionato centralmente, al quale si andrà ad associare ad un'immagine, per stimolare memoria, associazioni e processi di pensiero.
  • Rami: si tracciano poi rami curvilinei, provenienti dall'immagine centrale. Una singola parola chiave per ogni ramo, per rappresentare i concetti chiave.
  • Rete: una rete (teoricamente infinita) di diramazioni più piccole per rappresentare idee derivanti a diversi livelli di dettaglio.
  • Immagini: uso del colore per separare le idee per argomento e aggiunta di disegni per creare associazioni visive.

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Studiare con la mappa mentale

Compreso come impostare una mappa mentale, è arrivato il momento di inserire la mappa all’interno della nostra routine di studio.

Prima di iniziare: impostare una mappa ancora prima di studiare, cercando di portare alla mente quello che è stato detto durante le lezioni private o a scuola.

Approfondimento: lettura del testo e sottolineatura delle parole chiave. 

Comprensione: utilizzi i titoli, le frasi sottolineate e le parole in grassetto per impostare una nuova mappa.

Memorizzazione: infine, con l’ausilio della mappa finale, ripetere sarà molto più semplice, in quanto le parole chiave, i disegni e i colori ti aiuteranno ad avere una visione d’insieme rimandando immediatamente ai dettagli letti sul testo.

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