Billie Eilish, cantautrice classe '01, artista più giovane della storia dei Grammy.
Solitamente la positive-attitude suggerisce when life gives you lemon, make lemonade. Bene, al suo esordio nel mondo social-aesthetic Billie sebbene non giustificandolo, sa di avere altro e si presenta al mondo con una domanda fondamentale nella vita di tutti i giorni come handle di IG: Where are the avocados?
In questo suo esordio inizia a definire una presenza nel mondo non solo musicale, ma un ruolo generazionale di sintesi tra l'estetica skater boi-avril lavignesca ed emo-pop.
Dopo qualche tempo un'altra domanda la farà conoscere ancora di più definendo la sua estetica questa volta musicale: When We All Fall Asleep, Where Do We Go?
È il suo album d'esordio, già da record.
Si impone con dei suoni che ricordano più il cinema che la musica pop, dei sussurri e delle esplosioni degni di Hans Zimmer, che nel suo caso si chiama invece Finneas O'Connell, fratello maggiore di Billie Eilish Pirate Baird O'Connell, che scrive e produce il disco.
Finneas ha un ruolo fondamentale nell'estetica musicale e lo mostra già da When the party is over uno dei singoli che anticipano l'album di debutto.
Decide di dare spazio alla voce, apparentemente sminuendo il lavoro del produttore, che è lui, in un apparente punto zero musicale, scarno, vuoto.
Prima parlavamo di cinema e a me piace pensare che la musica dei fratelli O'Connell, non venga scritta pensando ai loop e strutture armoniche ma a delle storyboard, dei mood che si susseguono, nel brano, tra i brani e forse tra gli album, cercando di raccontare sempre meglio, sempre di più, una storia avant-pop.