Imparare lo spagnolo all'estero: le migliori mete da poter scegliere

Il miglior modo per imparare lo spagnolo, o per imparare bene non solo la lingua, ma anche usi e costumi di un determinato luogo, è visitarlo per viaggio, per lavoro o tramite Erasmus (opzione più consigliata, anche se la più complicata economicamente parlando). 

Per quanto riguarda la mia esperienza personale, senza millantare cose sentite dire da altri, non ho avuto possibilità di partire in Erasmus nonostante io abbia studiato lingue dal liceo fino alla fine del mio percorso universitario presso L'Orientale di Napoli. E si sa che la lingua insegnata in ambito accademico si discosta abbastanza dalla lingua parlata in loco. Viene da sé che è importante viaggiare se si desidera intraprendere una carriera da linguista professionale per poter approfondire il più possibile il modo di esprimersi e di parlare di una popolazione straniera, sempre in relazione a una profonda conoscenza della loro cultura: è un concetto che in Bruno Osimo ritroviamo sotto la terminologia di "linguacultura".

Detto questo, a parer mio, non è strettamente necessario dover vivere per un lungo periodo in un posto per imparare la lingua, basterebbe anche solo un mese, lasso di tempo in cui è possibile spostarsi ulteriormente, per esempio, da una comunità autonoma a un'altra (sempre parlando della Spagna). In più, la Spagna è tra i paesi più ricchi di mix culturali, il che implica in maniera diretta un largo range di dialetti derivanti dal catalano e dal castigliano, ognuno caratterizzato da proprie sfumature linguistiche. 

Per poter imparare, quindi, lo spagnolo nazionale, ossia il castigliano, sarebbe bene visitare la città di Barcellona o di Madrid in primis, anche solo come primo approccio senza incappare in errori di pronuncia che potrebbero rimandare a un dialetto.

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