Come è ben noto, l’inglese è insegnato in tutto il mondo e il numero di inseganti madrelingua inglese o “native-english-speaker teachers” (NESTs) non è abbastanza da soddisfare la richiesta nel mercato. Al contrario, la maggior parte delle volte l’inglese viene insegnato dai non-native-english-speaker teachers (NNESTs), coloro che insegno la lingua inglese non come lingua madre (L1) ma come seconda lingua o lingua aggiuntiva nel caso del poliglotta (L2).
Nonostante questa realtà in cui abbiamo un numero sproporzionatamente maggiore d'insegnanti non-nativi nel mondo dell’insegnamento della lingua inglese, vi sono ancora pregiudizi verso questi insegnanti non-nativi e il web è popolato di persone che richiedono esplicitamente madrelingua.
In certi casi si è capito che a perpetuare questo mito corrisponda a un'immagine che si è costruita di “insegnante di inglese”; sia i NESTs, datori di lavoro che gli studenti o genitori prediligono un parlante nativo (nato e cresciuto in un paese anglofono di cultura occidentale e con particolare sfondo etnico) che corrisponde allo stereotipo del “nativo di lingua inglese”.
Conseguentemente, nel language teaching business si possono trovare un gruppo di NESTs che certamente corrispondono allo stereotipo di “insegnante madrelingua inglese” ma che possono non essere preparati quanto altri insegnanti madre lingua (che da un punto di vista etnico non rispecchiano lo stereotipo di insegnante nativo di inglese) o insegnanti non-nativi di lingua.
Kamhi-Stein (2014) ci informa che:
A questo proposito, durante gli anni di soggiorno in Inghilterra ho incontrato infermieri e medici di altre nazionalità (non-nativi!) con preparazione accademica e/o professionale conseguita nel Regno Unito. È chiaro che questi professionisti sanitari non-nativi abbiano conseguito un lessico clinico-sanitario più avanzato rispetto a molti nativi, i quali quindi si trovano a interagire e comunicare con professionisti non-nativi nel loro stesso Paese su argomenti dove la padronanza linguistica del non-nativo professionista può essere notevolmente superiore rispetto al nativo privo di esperienza e quindi di baglio lessicale inerente al mondo clinico-sanitario.
Alcuni NESTs possono avere padronanza linguistica senza una preparazione teorica sui metodi di insegnamento. Conseguentemente, alcuni studenti si potrebbero trovare in difficoltà ad apprendere o migliorare il loro inglese nonostante siano esposti ad un insegnante madrelingua inglese con pronuncia perfetta ma che non riesce a trasmettere quello che conosce allo studente.
In conclusione, nella scelta dell’insegnante di lingua inglese bisogna tenere a mente un quadro di competenze entro il quale si oscilla come insegnanti:
Bibliografia:
Kamhi-Stein, L. (2014) Non-native English-speaking teachers in the profession. In Celce-Murcia et al.