Non esiste un'età precisa per iniziare a suonare uno strumento musicale, i benefici però abbracciano tutti coloro che siano desiderosi di intraprendere una nuova esperienza. Alcuni grandi compositori ed esecutori hanno avviato gli studi musicali giovanissimi (è il caso del genio prodigioso di Mozart che scrisse la sua prima opera a otto anni) mentre altri al contrario in età più avanzata. Un esempio è S. Richter, noto pianista di origine ucraina e rinomato per la sua devozione nell'eseguire esattamente il disegno musicale del compositore.
Per tale ragione non esiste un limite minimo o massimo per avvicinarsi a questa forma d'arte. Ogni avventore si accosta alla musica per ragioni strettamente personali ma ugualmente valide.
Per alcuni la musica può essere svago e riposo, per altri una valvola di sfogo e un modo per esprimere il proprio mondo interiore. I generi musicali non svolgono un ruolo, dal rock alla musica classica, passando per il jazz e il pop, ciascuno svolge il medesimo compito. I bambini, nello specifico, sono i soggetti capaci di cogliere la maggior quantità di vantaggi da questa avventura.
I benefici sono visibili sia a livello cognitivo che socio - emotivo. In ogni bambino può celarsi un grande musicista del domani la cui unica necessità è avere l'opportunità di sperimentare ed esprimere il proprio talento. Anche l'insegnante svolge quindi un ruolo fondamentale: entrare in sintonia con lo studente per individuare la migliore strategia didattica da utilizzare in base alle esigenze e dinamiche. Un rapporto empatico docente-allievo favorisce l'apprendimento e la libera espressione.
Arriviamo dunque a elencare:
In conclusione, lo studio di uno strumento musicale è un'opportunitá di conoscere sè stessi e il mondo. La musica 8nfatti è un linguaggio universale capace di unire popoli e culture, per tale ragioni permette di viaggiare, suonare con altre persone, e lasciare la propria vita da terra.