Pubblicato da Giada
La matematica ha sempre messo in confusione gran parte degli studenti, molti crescendo sono arrivati ad odiarla, molti invece sono stati incuriositi da questa sua complessità e hanno cercato di comprenderla, altri invece l'hanno accettata per il periodo scolastico per poi dimenticarsela il prima possibile; una cosa che accomuna queste tre opzioni è il semplice fatto che finchè decidiamo di andare a scuola con la matematica ci dobbiamo avere a che fare.
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Con il passare del tempo mi sono resa conto di aver superato tutte e tre le fasi, l'ho odiata tanto, mi occupava un sacco di tempo nella giornata, non riuscivo comunque a concludere quello che dovevo fare e questo mi portava ad avere brutti voti.
Ad un certo punto alle medie è arrivato il momento in cui ho deciso di continuare solo perchè come materia era obbligatoria, l'ho accettata e appena superata la verifica o l'anno me ne dimenticavo.
Alle superiori invece mi sono resa conto che il problema che avevo avuto in tutti questi anni era semplicemente la mancanza di comprensione verso la matematica; mi perdevo nelle spiegazioni, mi confondevo e arrivavo alla fine dell'esercizio che non avevo concluso ancora una volta niente.
E' andata avanti così finchè non è arrivata una insegnante di matematica appassionata e vogliosa di far capire la matematica a noi ragazzi, aveva pazienza e sapeva che ognuno ha i suoi tempi, ci parlava e il rapporto instaurato era molto più 'umano' rispetto agli insegnanti precedenti.
Ho iniziato a capire le dinamiche, gli svolgimenti e piano piano ha iniziato ad interessarmi e a rubarmi sempre meno tempo anche dopo scuola.
Quindi, per giungere alla conclusione riprendo la domanda tematica:
Io dico di sì, non si parla tanto di lezioni private, quanto di insegnante privato; ognuno di noi ha un metodo di insegnamento differente rispetto agli altri, e se magari si prova a cambiare contesto, che non sia in aula, con i compagni o amici, si scopre che in realtà sta tutto nel modo in cui vengono fatti percepire gli argomenti ai bambini/ragazzi.
Si ha un approccio totalmente diverso con lo studente e incentrato maggiormente su di lui piuttosto che su altri 15/20, questo porta a perdere meno la concentrazione, a non tralasciare alcun punto e a poter fare domande senza alcun imbarazzo.
Aggiungo anche che non ci si deve vergonare nel rendersi conto di aver bisogno di lezioni private, soprattutto perchè nelle lezioni a scuola si deve non solo valutare l'insegnante e gli argomenti trattati, ma anche il contesto scolastico in cui uno studente si trova, nel quale può essere distratto, pensieroso, ecc. e quindi disconnettersi dalla classe ed isolarsi per far cadere l'attenzione sui compagni.
Vi ringrazio della lettura,
Giada.
Giada Valente
Insegnante di Letuelezioni
Insegna lezioni di ripetizioni (scuole elementari), Matematica, Geografia, Inglese, Spagnolo, Italiano, Storia e Aiuto compiti